Come funziona Nano Banana, il nuovo strumento di Google per la generazione di immagini con AI

Qui parlo spesso di strumenti di intelligenza artificiale, e nella sezione dedicata ai tool per la generazione di immagini ho raccolto diverse soluzioni che ho testato negli ultimi mesi. Oggi voglio raccontarti l’ultima novità lanciata da Google: Nano Banana (nome ufficiale Gemini 2.5 Flash Image), un modello che promette di rendere la creazione e l’editing di immagini ancora più semplice e immediata.

Ho deciso di provarlo personalmente per capire se è davvero all’altezza delle aspettative.

Indice

Cos’è Nano Banana e perché è diverso dagli altri

Nano Banana è l’ultima evoluzione della famiglia Gemini, i modelli di intelligenza artificiale di Google. A differenza di altri generatori di immagini, non si limita a creare un output a partire da un prompt: punta molto sull’editing in linguaggio naturale e sulla coerenza dei dettagli.

Alcune funzioni che lo distinguono:

aggiunge un watermark invisibile e uno visibile per garantire trasparenza sull’origine AI.
puoi chiedere modifiche con frasi semplici (“togli la macchina sullo sfondo”, “cambia lo stile in acquerello”);
mantiene riconoscibili i soggetti anche dopo più trasformazioni;
permette di unire immagini diverse in una sola.

Dove puoi usarlo

Al momento Nano Banana è accessibile in diversi modi:

su Gemini, tramite la voce Immagini con accanto una banana

su Google AI Studio aprendo una nuova chat

Prova pratica di Nano Banana

Per capire meglio come funziona, ho deciso di sperimentarlo direttamente.

Generazione di immagini da zero – Ho chiesto di generare un’immagine da zero. Il prompt: "Un'interpretazione moderna del Minotauro in un labirinto urbano futuristico, con graffiti colorati sulle pareti del labirinto e luci al neon che riflettono l'umore dell'essere. Stile: street art." Qui l’immagine generata mi ha stupito moltissimo.

Testo dentro le immagini – all’interno dell’immagine creata ho chiesto di inserire la scritto ‘Il minotauro’ in stile urban. Ecco qui ha eseguito il compito, ma mi aspettavo di meglio sullo stile scelto.

Rimozione oggetti – Ho chiesto di rimuovere le tre persone sullo sfondo. Risultato perfetto.

Cambio stile – Ho chiesto di creare un’immagine di una ragazza reale e poi di trasformarla in una versione cartoon. La foto realistica mi ha sbalordito, la versione cartoon un po’ meno, ma ha rispettato i tratti e i colori originali.

Combinazione immagini – Ho chiesto di generare una foto di un’auto in primo piano e di inserire la ragazza della foto precedente. Risultato non armonico, ma che si può aggiustare in un paio di prompt. E’ comunque sorprendente.

Confronto con DALL·E (ChatGPT)

Ho voluto fare anche un confronto diretto con ChatGPT, che integra DALL·E per la generazione e l’editing di immagini. Uno scontro diretto centrato sulla qualità dei risultati usando gli stessi prompt.

Di seguito trovi a sinistra i risultati di ChatGPT e per comodità ho riportato a destra per un confronto più diretto.

Chi è il migliore secondo te? Ti dico la mia

Le modalità d’uso di Nano Banana e DALL·E sono le stesse: in entrambi i casi basta scrivere un prompt in linguaggio naturale per generare o modificare un’immagine. Quello che cambia, però, sono i risultati.

Con Gemini (Nano Banana) la generazione è quasi immediata: bastano pochi secondi per ottenere l’output. Con ChatGPT (DALL·E), invece, nella versione gratuita i tempi possono allungarsi anche a diversi minuti.

Anche sul piano della qualità ho notato una differenza: Gemini tende a produrre immagini più realistiche e coerenti nei dettagli, ChatGPT è più creativo e vario negli stili, ma spesso i risultati risultano meno stabili e meno accurati.

In definitiva, Nano Banana non è “l’ennesimo generatore di immagini”, ma uno strumento che prova a semplificare l’editing e a renderlo accessibile a tutti, con risultati che personalmente ho visto solo su tool a pagamento.

Lo inserirò sicuramente nella mia sezione dedicata ai tool di AI per immagini. Hai già dato un’occhiata?