Atlas e Google AI Mode rappresentano visioni opposte dell’IA sul web. Atlas mira a valorizzare i creatori, mentre Google offre comodità, cambiando il modo in cui gli utenti accedono e interagiscono con le informazioni online.
Viviamo in un’epoca in cui vedere non basta più per credere. Video, audio e testi possono essere generati da intelligenze artificiali con un livello di realismo tale da ingannare persino occhi e orecchie esperte. In questo contesto, la verità – concetto già fragile e dibattuto – si trova a dover affrontare una nuova crisi. Quando…
In un mondo dove basta scrivere un prompt per ottenere un quadro in stile Monet o un jingle in stile Beatles, sorge spontanea una domanda: di chi è davvero quel contenuto? E soprattutto: chi ha autorizzato l’IA a usare quell’ispirazione?
L’uso di chatbot per supporto emotivo è in crescita, ma presentano limiti rispetto alle relazioni umane e alla vera empatia, sollevando preoccupazioni sulla privacy e sull’isolamento sociale.
L’intelligenza artificiale sta trasformando la società, ponendo sfide etiche e regolatorie. L’AI Act dell’Unione Europea mira a stabilire un quadro normativo che promuova un utilizzo responsabile e sicuro dell’IA.

È una consulente informatica appassionata di intelligenza artificiale. In questo sito condivide guide pratiche e riflessioni sull’IA, esplorando come questa tecnologia può trasformare le attività giornaliere.
In un mondo dove puoi ottenere tutte le risposte, è importante saper fare le domande giuste.
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